V° Conto Energia: così com’è non funziona

Lo scorso 13 aprile il Ministero dello Sviluppo Economico ha formalizzato e inviato alla Conferenza Unificata Stato-Regioni il decreto del 5° Conto Energia che ridisciplina le modalità di incentivazione per la produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica.

Così com’è non può funzionare. Si tratta di un provvedimento che sancirebbe la fine dell’industria e del settore fotovoltaico in Italia. L’auspicio è, pertanto, che la Conferenza Unificata Stato-Regioni respinga il testo attuale e lo rinvii ad un tavolo tecnico che garantisca spazio adeguato alle proposte delle associazioni di categoria, finora escluse nella stesura del decreto.

In particolare, la Conferenza Unificata Stato-Regioni dovrebbe fare in modo che al decreto si apportino almeno le seguenti modifiche:

1) Entrata in vigore del decreto non prima di ottobre 2012
E’ necessario salvaguardare i diritti acquisiti da chi ha già firmato il contratto ma deve ancora allacciare l’impianto alla rete. Per tali soggetti responsabili l’attuazione anticipata del V° Conto energia provocherebbe danni economici inaccettabili in quanto si troverebbero un piano economico non sostenibile.

2) Ripristinare il tetto di 7 miliardi di incentivi annui
Attualmente si accumulano circa 100 milioni di euro di incentivi ogni mese. Prevedere tale incremento spalmato nell’arco di sei mesi – è quello che comporterebbe la nuova soglia a 6,5 miliardi - significa considerare una riduzione del 90% degli attuali volumi di mercato

3) Tariffe come previste al 1° gennaio 2013 dal 4° conto energia
Con gli incentivi proposti dal decreto in questione non basterebbero 20 anni per ripagare l'impianto. Considerato che, dati i prezzi già molto contratti, ci vorranno almeno uno o due anni prima che si possano registrare riduzioni di prezzo significative, soprattutto per quanto riguarda i piccolissimi impianti (potenza da 3 a 20 kWp), si propone di applicare le tariffe del IV° Conto energia per un periodo di sei mesi.

4) Ripristino dell’incentivo per lo smaltimento dell’eternit
La maggiorazione prevista per la sostituzione di materiali contenenti amianto con sistemi fotovoltaici rimane l’unica formula incentivante per rimediare a un problema sanitario altrimenti senza soluzione. Si propone, pertanto, di mantenere in vigore tale opportunità.

5) Ripristino dell’incentivo per contestuali o successivi interventi di risparmio energetico
U$na politica energetica che si possa definire seria non può prescindere dal promuovere il settore strategico del risparmio energetico

6) Attivazione del Registro per impianti di taglia superiore ai 100 kWp
Istituire un registro con una procedura di iscrizione che riguardi anche gli impianti di piccola taglia (a partire dai 12 kWp di potenza) significa appesantire in modo irragionevole e ingiustificato le pratiche burocratiche   

Il futuro del fotovoltaico e delle altre fonti energetiche rinnovabili in Italia è assolutamente critico e incerto. Il mancato recepimento delle modifiche sopra esposte e l'entrata in vigore del 5° Conto Energia così come si presenta oggi segnerebbe la fine del fotovoltaico in Italia. Per dar forza al messaggio incoraggiamo un’ampia partecipazione alla Manifestazione del 18 aprile a Roma "Salviamo il futuro delle rinnovabili". Appuntamento alle ore 11 a Piazza Montecitorio.

Scarica il testo dell'attuale V° Conto energia