Fotovoltaico: l’energia del futuro viene dalle infrastrutture!

Fonte: dailyenmoveme.com

<< La rivoluzione energetica potrebbe partire dalle infrastrutture: anziché concentrarsi sulla riduzione delle emissioni nocive o la produzione di biofuels, la mobilità alternativa, in un futuro non troppo lontano, potrebbe concentrare le sue ricerche su elementi come i cartelloni autostradali, le vernici che ricoprono i percorsi, l’asfalto. Ed è proprio l’asfalto il protagonista di alcuni interessanti esperimenti nel campo della produzione di energia solare. L’ultimo in ordine di tempo viene dagli States: la Power Roadways, infatti, qualche mese fa ha lanciato il primo prototipo di pannelli fotovoltaici per asfalto. In collaborazione con l’Ente autostradale americano, la Power Roadways ha messo a punto dei pannelli fotovoltaici quadrati che misurano 3,7 metri a lato, standard americano delle corsie stradali: secondo i tecnici della società, calcolando una media di 4 ore di sole pieno quotidiane, ogni pannello potrebbe produrre 7,6 kW/h al giorno, grazie ad un’efficienza di conversione attorno al 15%. Il progetto americano non è l’unico del genere: anche l’Europa si sta muovendo in questo senso. E’ della società spagnola Tecnalia, in collaborazione con il gruppo Campezo, l’idea della pavimentazione fotovoltaica da impiantare sulle strade della penisola iberica. L’asfalto Pavener dovrebbe sfruttare dei sistemi di accumulo termico e delle pompe di calore per immagazzinare l’energia termicaquotidianamente memorizzata nell’asfalto, attraverso un sistema fluidodinamico. Infine, il celebre progetto olandese della SolarRoad: una rete di strade, nella provincia dell’Olanda del Nord, interamente alimentate dai pannelli solari, dalla segnaletica, all’illuminazione, alle informazioni sui tabelloni stradali. Grazie a un manto stradale interamente costituito da pannelli fotovoltaici della misura di 1.5, racchiusi in uno strato di vetro protettivo, l’energia prodotta durante l’estate potrebbe essere accumulata per l’inverno, garantendo indipendenza e continuità energetica alla rete. Infine, un altro esperimento di due aziende olandesi: una segnaletica orizzontale con vernice fotoluminescente che si carica durante il giorno e accumula energia per la notte. Inoltre, grazie ad alcuni sensori, la segnaletica diventerà sensibile: potrà comunicare le situazioni di pericolo, come l’asfalto scivoloso o le temperature estreme. Resistenza e aderenza sono i problemi principali che tutti questi progetti devono affrontare: oltre all’efficienza di conversione, problema base per chi costruisce pannelli fotovoltaici, c’è da considerare il passaggio costante di automezzi pesanti e tir e la capacità di aderenza della superficie, per garantire sicurezza e affidabilità alle strade.