Lettera al Governo: Garantiamo un futuro agli impianti FV domestici

L'associazione Energoclub invita soci, simpatizzanti e lettori che hanno a cuore la transizione verso un sistema energetico sostenibile per l'Italia a firmare e inviare al Governo, tramite l'apposito modulo

(http://www.governo.it/scrivia/RedWeb_Form.htm), il testo che segue.

Vi invitiamo inoltre a diffondere il testo al maggior numero di contatti possibili attraverso gli strumenti che avete a disposizione.

Per dar forza al messaggio incoraggiamo, inoltre, un’ampia partecipazione alla Manifestazione del 18 aprile a Roma "Salviamo il futuro delle rinnovabili". Appuntamento alle ore 11 a Piazza Montecitorio. Vi ringraziamo sin d'ora per il contributo che vorrete dare alla causa che ci accomuna!

Segue il testo da firmare e inviare tramite modulo (http://www.governo.it/scrivia/RedWeb_Form.htm) e, volendo, tramite email agli indirizzi dei ministri Passera e Clini: segreteria.corradopassera@sviluppoeconomico.gov.it  clini.corrado@miniambiente.it

 

Oggetto: Garantiamo un futuro agli impianti fotovoltaici domestici

Al Primo Ministro Mario Monti, al Ministro Corrado Passera, al Ministro Corrado Clini

In relazione al decreto del V° Conto Energia, che ridisciplina le modalità di incentivazione per la produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica, Vi prego di voler prendere in seria considerazione le istanze che le Associazioni di categoria del settore presenteranno in occasione dell’incontro degli “Stati Generali delle fonti rinnovabili e dell’efficienza energetica” convocato da ISES Italia e Kyoto Club per mercoledì 18 aprile 2012 (ore 15-20) a Roma presso la Fondazione Rubes Triva (sala Einaudi, Lungotevere dei Mellini, 27)

In particolare vorrei evidenziare il fatto che, stante quanto risulta dall’attuale testo del V° Conto Energia, ad essere particolarmente penalizzati sarebbero proprio gli impianti fotovoltaici domestici a causa della non sostenibilità del piano economico. Non basterebbero, infatti, neanche 15 anni per ripagare il proprio impianto tanto che le famiglie sarebbero di fatto costrette a rinunciare all’operazione.

Il pretesto addotto dal Governo per giustificare il taglio drastico agli incentivi fa riferimento alla volontà di ridurre i costi che gravano sulle bollette degli italiani. Si tratta in realtà di una lettura parziale e non corretta della situazione reale come confermato nel rapporto IREX pubblicato da Althesys da poche settimane: oltre che in termini di indotto e di maggiore occupazione, la crescita delle rinnovabili ha importanti effetti positivi sul mercato elettrico, calmierando i prezzi nelle ore di picco. Si stima che nel 2011 l’effetto di peak shaving, l’assorbimento dei picchi di consumo, attribuibile al solo fotovoltaico in Italia sia stato prossimo ai 400 milioni di euro. In prospettiva questo valore è destinato a crescere e il bilancio costi-benefici delle rinnovabili a migliorare.

Vi prego pertanto di voler rivedere gli incentivi attualmente previsti per gli impianti fino a 7 kWp e di incrementarli di una quota almeno del 30% in modo da permettere la realizzabilità degli impianti domestici con un tempo di ammortamento che non superi i 10 anni.

Certi che vorrete tutelare la generazione diffusa di energia pulita e soprattutto le famiglie motivate a dare il proprio contributo all’attuazione di politiche energetiche lungimiranti a sostegno delle fonti rinnovabili, colgo l’occasione per porgere distinti saluti.

Firmato